mercoledì 25 aprile 2012

LA PERSONALITA' CREATIVA: ISTRUZIONI PER L'USO



La personalità creativa è una personalità sana e capace che possiede molte qualità e riguarda, a mio avviso, persone un po’ “speciali”.

Uomini e donne che è bello incontrare, conoscere e avere vicino perché la loro disponibilità a voler bene e a creare armonia rende più bella la vita e fa del mondo un posto migliore.

Ritengo che questa struttura di personalità sia caratterizzata da un più attivo funzionamento dell’emisfero destro e che, in conseguenza di ciò, possieda una serie di risorse che la rendono capace di adattarsi in ambienti diversi.



Perché possa esprimere le qualità che possiede è necessario, però, che le sue caratteristiche siano comprese.

Infatti, quando le personalità creative non sono riconosciute, o peggio, sono fraintese, la loro creatività le porta a costruire un falso sé “normalizzato” per adattarsi alle richieste dell’ambiente.

Questo falso sé, nascondendo la personalità autentica, causa un malessere psicologico che in alcuni casi può arrivare fino alla depressione o agli attacchi di panico.




Vediamo qui di seguito i punti di forza e i punti deboli di questa struttura di personalità:


Sanno vedere le cose in modi nuovi


La caratteristica principale di queste persone è la capacità di spostare il loro punto di vista, che le porta a sperimentare opportunità, cose e situazioni sempre diverse.



Sono empatici


Ascoltare, comprendere e condividere i sentimenti sviluppa in loro l’altruismo e l’emotività.

Chi possiede una personalità creativa è attento ai bisogni degli altri, sensibile, accomodante e disposto a sacrificarsi per il bene comune.




Sono creativi


La creatività li rende poliedrici, pieni d’interessi diversi, pronti a fare progetti e a trovare soluzioni per affrontare la vita e le difficoltà di tutti i giorni.



Molteplicità di sé


Sperimentare le emozioni (proprie e altrui) senza censurarle, si trasforma in ricchezza interiore e nella possibilità di usare parti diverse di se stessi in momenti e situazioni diverse.

Questa molteplicità di sé permette alle personalità creative di essere persone diverse secondo le circostanze.



Altruismo


Comprendere gli altri li spinge a considerare l’interesse di tutti, a volte anche contro il loro stesso interesse.

Questo costituisce, probabilmente, il loro requisito meno compreso.



Sempre pronti a cambiare


Le personalità creative sono emotivamente ricche e spontaneamente portate al cambiamento.

Cambiano facilmente abitudini, gusti, idee e progetti.



Leadeship poco appariscente


Poco propense a mettersi in mostra, le personalità creative possiedono un carisma naturale che le porta a trovarsi al centro delle situazioni.

Sono quelli cui tutti fanno riferimento, anche se spesso si tratta di leader poco appariscenti.



Intuizione


Anticipazioni di fatti che non sono ancora successi, conoscenza istintiva dei pensieri degli altri, percezioni che non sono attribuibili ai cinque sensi, sesto senso…

Le personalità creative possiedono una naturale sensitività, cioè utilizzano spontaneamente e istintivamente queste risorse.



Radar inconscio


Le personalità creative sono dotate di una sorta di radar inconscio e captano gli stati d’animo degli altri.

Questo fenomeno avviene in loro spontaneamente e involontariamente.

Può succedere che si sentano “male”, “a disagio” o “tristi” senza nessun motivo; perché, inconsapevolmente, stanno sentendo “il male”, “il disagio” o “la tristezza” di qualcun altro.



Piccoli gruppi


Proprio perché la loro attenzione è sempre totale, preferiscono dedicarsi a poche persone alla volta e, di solito, prediligono i gruppi poco numerosi o le relazioni individuali.




Discontinui e dispersivi


La loro innata curiosità li rende poliedrici e originali, ma anche tendenzialmente discontinui e dispersivi perché il bisogno di cambiare si scontra con la costanza necessaria per portare avanti i progetti.



Eccessiva razionalità


In alcuni casi, la paura della propria “diversità” le spinge a costruire una rigida razionalità, cioè un potente emisfero sinistro, con cui tenere a bada le attività dell’emisfero destro, considerate responsabili di tutte le loro sofferenze.



Insicurezza


Gestire una molteplicità di sé può portare a sentirsi insicuri e incoerenti e può generare idee di auto svalutazione e bassa autostima.

La plasticità, infatti, non è sempre facile da condividere e, purtroppo, a volte può essere interpretata come incoerenza e mutevolezza del carattere.



Camaleontismo


Davanti alle incomprensioni, possono costruire un falso sé, apparentemente ben adattato, che nasconde abilmente l’apparato emotivo e lascia trapelare la propria sofferenza solo in forma criptata.



Isolamento


La necessità di ritrovare se stesse, dopo aver esplorato altre “realtà”, spinge le personalità creative ad aver bisogno di isolarsi periodicamente.



Selezionare i climi emotivi


Per questi caratteri, sempre partecipi e attenti al presente, non fa differenza che si tratti di un film o di una realtà e devono selezionare i contenuti in cui s’immergono per evitare di soffrire inutilmente.




A-temporalità


La loro attenzione è totale, perciò perdono la percezione del tempo che passa quando s’immergono in ciò che stanno facendo. Questo rende difficile la programmazione…



Con questo elenco ho voluto mostrare soltanto una panoramica molto sintetica della personalità creativa, ma nei prossimi articoli approfondirò queste "Istruzioni per l’uso" illustrando, uno per uno, tutti i punti descritti sopra.

MyFreeCopyright.com Registered & Protected

2 commenti:

  1. mi son sentita radiografata: la personalita' creativa si sviluppa e fiorisce quando vive in un contesto armonico e comprensivo positivo e cade in quel che comunemente e' chiamato il " buio dell' artista ": una sorta di vuoto e crisi esistenziale che blocca la creativita'.
    E' vero, i creativi sono persone speciali,si diventa come parafulmini nel percepire gli altri ed il loro pensiero e stato d'animo , ma l' importante e' munirsi di messa a terra,per quanto mi riguarda e' un dono che porta malessere e del quale avrei preferito fare a meno

    RispondiElimina
    Risposte
    1. molto interessante la tua considerazione perchè non la scrivi e la pubblichiamo?grazie ancora.

      Elimina